Il metodo più semplice per la soluzione del problema agli autovalori è il
cosiddetto metodo delle potenze o di Von Mises. Si assuma che gli
autovalori di siano ordinati
e che gli
autovettori corrispondenti siano linearmente indipendenti. Scelto
arbitrariamente nello spazio
il vettore iniziale
e costruita
la successione di vettori
mediante la formula ricorrente:
L'implementazione dello schema definito dalle (2) e (3) è
immediata. Infatti, dopo aver inizializzato l'iterazione scegliendo , si
procede a calcolare
mediante la (2) e la prima approssimazione
di
dal rapporto
. Si torna quindi alla (2), si determina
e la nuova
approssimazione di
. La convergenza viene raggiunta
quando lo scarto fra due iterate successive risulta inferiore ad una
prefissata tolleranza. Si possiede, pertanto, una stima di
e
l'ultimo vettore della successione
rappresenta una stima
dell'autovettore
.
Il metodo delle potenze per il calcolo dell'autovalore massimo risulta poco
costoso in termini computazionali, dovendo calcolare un solo prodotto
matrice-vettore per ciascuna iterazione. Si verifica che la convergenza
dello schema è lineare con fattore asintotico pari al rapporto
. Se la matrice
è simmetrica
e definita positiva, come normalmente accade nella soluzione di problemi agli
elementi finiti, l'uso della norma euclidea nella (3) consente di
raddoppiare la velocità di convergenza.
Il metodo delle potenze può essere utilizzato anche per determinare tutti
gli altri autovalori ed autovettori di seguendo il cosiddetto procedimento
di deflation. Dopo aver determinato
e
, si costruisce
la matrice
:
Si osservi che, tuttavia, la tecnica di deflation non può essere
realisticamente sfruttata per la determinazione degli ultimi autovalori di
, sia perchè sarebbe necessario applicare il metodo dell potenze
volte con matrici di dimensione minore ma via via sempre più piene, sia
perchè ben presto gli errori di arrotondamento sui primi autovalori ed
autovettori si propagherebbero rendendo del tutto inaffidabili le stime
degli ultimi
.
Il metodo delle potenze può essere ancora sfruttato per il calcolo
dell'autovalore minimo di ricordando che, per le note proprietà delle
matrici,
possiede come autovalori i reciproci degli autovalori
di
, e quindi l'autovalore massimo di
è
. Pertanto
può essere determinato applicando il metodo delle potenze alla
matrice
, la quale, tuttavia, non può essere in genere calcolata
esplicitamente. Si costruirà pertanto una successione di vettori
tali che: