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Soluzione agli elementi finiti

Il funzionale associato all'equazione (1) e modificato per tener conto delle condizioni al contorno non omogenee (3) si scrive:

$\displaystyle \Omega \left( u \right) = \int \!\!\! \int_{\cal S} \; \left\{ \f...
... \right)^2 \right] + \frac{p}{h} u \right\} dS - \int_{\Gamma_q} q u \; d\Gamma$ (5)

È infatti immediato osservare che l'equazione di Eulero relativa ad $ \Omega$ è esattamente la (1). Esso deve essere minimizzato sul dominio quadrangolare $ \cal S$ soggetto alla condizione al contorno (2).

Procediamo seguendo il metodo variazionale di Ritz. Si scriva la soluzione approssimata $ \hat{u}$ come:

$\displaystyle \hat{u} = \sum_{i=1}^{n} u_i \xi_i \left( x, y \right)$ (6)

dove $ \xi_i \left(x,y\right)$, $ i=1,\ldots,n$ sono opportune funzioni di forma o funzioni base ed $ u_i$ corrispondono ai valori puntuali assunti da $ u$ su $ n$ punti del dominio $ \cal S$ (incognite del problema). Sostituendo $ \hat{u}$ in (5) ed annullando le derivate di $ \Omega
\left(\hat{u}\right)$ rispetto ai coefficienti $ u_i$ al fine di determinare la soluzione approssimata che minimizza il funzionale si ottiene:

$\displaystyle \frac{\partial \Omega \left( \hat{u} \right)}{\partial u_i} = \in...
...\right] dS = 0 - \int_{\Gamma_q} q \xi_i \; d\Gamma \;\;\;\;\; i = 1, \ldots, n$ (7)

Sostituendo in (7) l'espressione (6) di $ \hat{u}$ si ha:

$\displaystyle \int \!\!\! \int_{\cal S} \; \left[ \sum_{j=1}^n \left( \frac{\pa...
...- \int_{\Gamma_q} q \xi_i \; d\Gamma \right] dS = 0 \;\;\;\;\; i = 1, \ldots, n$ (8)

Le (8) costituiscono un sistema di $ n$ equazioni nelle $ n$ incognite $ u_1, u_2, \ldots, u_n$:

$\displaystyle H \bu +$   $\displaystyle \mbox{\boldmath$f$}$$\displaystyle =$   $\displaystyle \mbox{\boldmath$0$}$ (9)

Il sistema (9) possiede un'infinità di soluzioni e per renderlo determinato occorre imporre la condizione al contorno (2).

Come funzioni base utilizziamo dei polinomi di interpolazione bidimensionali continui a tratti e con supporto locale. Pertanto, l'espressione assunta dal coefficiente $ h_{ij}$ dell'equazione $ i$-esima che moltiplica l'incognita $ u_j$ è il risultato dell'assemblaggio dei contributi locali $ h_{ij}^{(e)}$:

$\displaystyle h_{ij} = \sum_e h_{ij}^{(e)} = \sum_e \int \!\!\! \int_{{\cal S}^...
...{\partial \xi_j}{\partial y} \frac{\partial \xi_i}{\partial y} \right] dS^{(e)}$ (10)

mentre il termine noto $ f_i$ della medesima equazione è:

$\displaystyle f_i = \sum_e f_i^{(e)} = \sum_e \int \!\!\! \int_{{\cal S}^{(e)}}...
...ac{p}{h} \xi_i dS^{(e)} - \sum_e \int_{\Gamma_q^{(e)}} q \xi_i \; d\Gamma^{(e)}$ (11)

L'equazione (10) ci permette di osservare che la matrice di rigidezza $ H$ è simmetrica e definita positiva. In più, la scelta di utilizzare come funzioni base dei polinomi a supporto locale fa sì che $ H$ sia anche sparsa. Pertanto il sistema (9) può essere efficientemente risolto con il metodo del Gradiente Coniugato Modificato (GCM).


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Massimiliano Ferronato 2006-11-13